Chi trama nel castello

” … Nella reggia nessuno circolava per i corridoi, il vento freddo proveniente dalle montagne, entrato dagli spifferi dei finestroni, sibilava indisturbato infilandosi in ogni pertugio, le porte erano chiuse. Molti feles, rintanati nei salottini, si stavano godendo il tepore dei camini con una bella tazza di cioccolato caldo come compagnia.

La regina, con pochi fidati compagni, era uscita alla chetichella dal castello, ma la sua partenza non era passata inosservata e tra le ancelle e i valletti si mormorava che avrebbe saltato il pranzo, spinta da chissà quali importanti incombenze. Anche un cavaliere, nascosto dietro alla tenda di una finestra della camera del consiglio, l’aveva vista allontanarsi guardinga, cosa inaspettata per Malva Silvestris che normalmente si muoveva in pompa magna.

Il cavaliere fece un cenno a un feles all’altro capo della sala e insieme a lui uscì in un corridoio secondario; un lavapiatti di passaggio che stava andando a rifornirsi di legna, mentre superava il cavaliere e il suo compare, ne notò gli sguardi preoccupati e il tono basso di voce e pensò che ciò fosse strano, ma poi sommerso dalle faccende da sbrigare se ne dimenticò presto … “