La notte precedente era giunta anche la neve e una pesante coltre bianca aveva cambiato il paesaggio.
“Pare di essere in un altro luogo” affermò Giulia con decisione.
“Già, comunque anche a me sembra tutto diverso da ieri … e la neve non c’entra, chissà perché!?!”
Dopo averlo osservato a lungo lei sprofondò il volto nel suo piumino, lui la strinse a sé, non c’era bisogno di altre parole.
Il suono di un claxon li richiamò; alcune persone fecero loro notare che la macchina di Manfredi era parcheggiata male, impediva alla loro di muoversi.
Seguirono la carrareccia per qualche chilometro poi s’immisero nella strada Mesules, la via che attraversa tutti i paesi della Val Gardena; come sempre c’era traffico, uscirono da Selva molto lentamente e, quando finalmente raggiunsero la frazione di Plan, le auto già procedevano spedite. Iniziarono a salire, solo le tracce recenti dei pneumatici definivano la via da percorrere, era chiaro che non avevano ancora pulito la strada.
