Lord Pongo mi chiede di uscire una volta al giorno, in genere dopo pranzo, e io lo porto in un giardino segreto dove dobbiamo fare attenzione solo alle gazze ladre, che sono attratte da collane, da cinturini luminescenti e in genere da tutto ciò che luccica.
A parte queste “ragazze” birichine che dall’alto dei rami ci osservano, scendono raramente, io e lui ci fermiamo sotto un enorme albero a osservare passare la nuvolaglia, e ognuno sogna quello che più gli aggrada.
Io traggo ispirazione da questi brevi momenti di assoluta rilassatezza, lui non mi è dato saperlo, ma da come si struscia e gongola credo che le nostre uscite clandestine lo soddisfino.
