In un punto del mio libro prendo spunto dalla triste storia della contessa Todeschina di Prampero che fu murata viva all’interno del castello dal secondo marito, fratello del primo, Francesco D’Arcano.
Ci troviamo a Rive d’Arcano, in Friuli, in un antico maniero; un pomeriggio di molti anni fa, dopo un giro per le vigne friulane, giungemmo quasi per caso a Rive d’Arcano e mi trovai davanti al castello; all’ingresso c’era un cartello descrittivo che illustrava la storia, tra verità e leggenda, della contessa Todeschina che lì aveva trovato la morte. La storia tragica, il castello severo, le colline boscose, il cielo offuscato da gonfie nubi finirono per suggestionarmi e in seguito mi ritornò spesso alla mente la terribile vicenda.
Il castello al tempo in cui lo vidi era disabitato, e pare che di notte tra cigolii e orribili rumori si aggiri il fantasma della contessa Todeschina che chiede giustizia.
