“Mi lasciò la mano, che non aveva mai abbandonato per tutto il percorso, mi fece cenno di restare ferma, poi si tuffò nella fittissima foresta, aggirò la baita e ritornò alla porta d’ingresso dalla parte opposta. In mano aveva una chiave, appena l’ebbe infilata nella serratura la porta si aprì, e Manfredi fece luce con la piccola torcia del portachiavi e illuminò un ambiente quasi confortevole: c’era una panca imbottita, una tavola e un paio di sedie”
