Tratto dal libro d’amore “in giallo” che sto scrivendo:
“… Aspettammo prima di muoverci e di fare qualche cosa, poi ci rilassammo, sperando se ne fossero andati, e ispezionammo l’interno della baita; trovammo una candela ancora da usare e qualche stoviglia; la candela illuminò un camino che aveva al suo interno due grossi pezzi di legno bruciacchiati ma non inceneriti e, raccattato qualche bacchetto e un foglio di carta, Manfredi pensò di accendere il fuoco, io mi accoccolai su una sedia e ne seguii i lenti movimenti”
