” … Gigì si guardò intorno e fu sopraffatta da un folletto dei boschi di colore verde che, emerso improvvisamente dall’acqua, le mise una mano davanti alla bocca e la trascinò via.
Al riparo sotto il grande masso, sbirciando tra le felci, Pax la lasciò libera facendole segno di tacere, mentre Dako, bagnato come un pulcino, le mostrò i suoi occhioni gialli e le leccò la guancia facendosi riconoscere.
“Amici miei, quanto sono felice che non mi abbiate abbandonata al mio destino!” esclamò Gigì.
A Geodox parve di udire un sussurro, non aspettò oltre e si precipitò nella radura e lì capì con sgomento di essere stato raggirato: il Generale Leopox non gli avrebbe perdonato anche quell’errore.
Si buttò nella pozza e, come un pazzo, agitò le zampe aperte, a destra e sinistra, pensando che la ragazza si nascondesse sotto il pelo dell’acqua ma non trovò altro che arbusti marci … ”