Il sicuro nascondiglio

” … Attraverso le fessure della parete Lord Pongo intravvide, alla bassa luce del camino acceso, una figura alta e curva nascosta da un mantello incolore, probabilmente un feles, che stancamente si mosse per poi sedersi su una poltrona vicina; rivolgendo il volto verso la fiamma del camino continuò a nascondere la propria identità.
Si udiva crepitare il legno ardente mentre il feles aggiungeva rametti al fuoco ravvivandolo.
Fu così che partì uno sciame di lapilli che attaccarono in più punti il mantello dello sconosciuto, costringendolo a balzare in piedi e a saltellare come un grillo.
Corse verso una brocca piena d’acqua, ma dalla foga se la rovesciò addosso, riuscendo a spegnere a stento i fuocherelli che stavano aggredendo il mantello diffondendo nella sala un fumo denso e un odore forte di tessuto abbrustolito.
Dopo un lungo respiro il feles si sedette facendo attenzione a distanziarsi dal pericolo.
Lord Pongo, non vedendo che frammenti della scena, fiutò l’odore intenso di un buon vino rosso che veniva versato lentamente, e questo gli stimolò un certo appetito; pensò fosse un fatto normale, dopo tutta quella camminata all’interno della reggia, ma fu costretto a rinunciare alla ricerca di un buon pasto dovendo continuare l’investigazione.
Una porta si aprì cigolando, qualcuno entrò, e Lord Pongo riuscì a scorgere una figura incappucciata.
“Mio Signore, è tutto a posto, abbiamo controllato e non c’è nessuno al di fuori di noi”
“Bene, mio fidato amico, bevi con me”
Di nuovo fu versato del vino, seguirono un brindisi e sorsate rumorose, poi fu silenzio, ma a Lord Pongo sembrò, dai movimenti inquieti intravvisti, che i due sconosciuti aspettassero qualcuno.
Si udì bussare: due colpi, poi un terzo a distanza di alcuni secondi … “