“Questo è Feles Mundi, un luogo ove albergano la pace dell’anima ed il rispetto, ove la capacità di affrontare con serenità qualsiasi situazione è la nostra forza. Purtroppo gli umani sono diversi, vittime di ciò che li agita all’interno, incapaci di dominare gli impulsi aggressivi che emergono sempre più spesso”
Allorchè Malva Silvestris alzò il tono della voce sull’ultima frase, noi ci facemmo piccoli sulle sedie e, sentendoci in colpa per essere così imperfetti, desiderammo nasconderci.
“Mi dispiace” disse tra le lacrime Gigì.
“Ciò che ho detto non è rivolto ai presenti. I predestinati qui giunti, quasi tutti, incarnano i migliori sentimenti posseduti dagli umani, quali lealtà e compassione, oltre a doti, quali creatività e logica, unite a conoscenze scientifiche e umanistiche a cui attingere in caso di bisogno. Non vi nascondo che speriamo vivamente siate le persone giuste per il difficile compito che ci attende: salvare le vite di chi abita nei tre mondi”
Ci guardammo gli uni con gli altri con un enorme interrogativo dipinto sul volto.
“Non credo di essere all’altezza di salvare nessun mondo, io vorrei solo ritornare a casa mia” bofonchiò tra i denti Van.
“Se non facciamo qualche cosa per fermare ciò che sta accadendo, non ritornerete a nessuna casa, perché non ce ne sarà nessuna a cui ritornare” affermò la regina.