” … Uscii nel corridoio dove tutte le porte erano chiuse e non c’era nessuno; seguii a ritroso il percorso già fatto, ma sbagliai strada perché mi ritrovai in un’ala sconosciuta del palazzo.
Una luce fioca proveniva da una zona in penombra. Mi feci avanti e notai una porta socchiusa. Senza far rumore mi accostai, udii un sussurro indistinto, mi avvicinai e riuscii a vedere, nel piccolo spazio aperto, due feles che borbottavano.
A un tratto pensai stessero litigando perché alzarono i toni.
“Dobbiamo al più presto far sparire quella dama regale e con lei anche…”
“Stt, non possiamo permetterci di essere uditi”
Spaventata, mi ritrassi, ma la porta cigolò e il rumore fu seguito da passi rapidi in avvicinamento, ed io feci appena in tempo a rintanarmi dietro un grande portafiori che i due Feles uscirono dalla stanza.
“Che cos’era?” chiese uno.
“Dividiamoci e controlliamo, chiunque fosse non deve fuggire” rispose l’altro.
Mi passarono davanti e fortunatamente a nessuno dei due venne in mente di controllare il mio nascondiglio, forse perché lo spazio dietro al portafiori era troppo ridotto per nascondere un Feles.
Non sapevo che fare: alzarmi e rischiare di incontrarli nuovamente o aspettare che rientrassero e poi darmela a gambe? … ”