” … Ci zittimmo e camminammo in fila indiana per circa un’ora prima di uscire dal fondovalle. Il sentiero abbandonò la piana e iniziò a inerpicarsi per le falde di una collina, dove lentamente gli alberi e la vegetazione del fondovalle si diradarono per lasciare spazio a un verde manto punteggiato da infiniti colori che, cosa strana, si spostavano continuamente, infatti non erano fiori, bensì farfalle.
Procedemmo tra fiori splendidi e falene dalle lunghe ali del colore dell’iride e, salendo e scendendo per pendii che mai avrei pensato di definire morbidi come muschio, giungemmo in vista di una città quando il sole era già alto nel cielo ….”