” … Prima li raggiunse il profumo del nettare dei fiori, poi un velo di umidità li avvolse, e loro si fermarono. “Mia Signora, la cascata precipita per centinaia di metri, per uscire si deve passare per un sentiero molto stretto, addossato alla roccia, rasente all’acqua”In fila indiana, arrivati a pochi centimetri dalla parete acquosa, girarono verso sinistra e apparve un viottolo appena accennato che seguiva la cascata. Camminarono sospesi tra acqua e terra in una specie di cengia scavata nei secoli dall’erosione; il sentiero incavato nella parete rocciosa si snodava a mezza costa e a volte dovevano, con estrema attenzione per non sbilanciarsi verso il vuoto, piegarsi in avanti evitando di sbattere la testa.Infine il sentiero sotto la montagna terminò, e uscirono all’aperto in una splendida valle chiusa da alte montagne innevate; il crepuscolo tingeva il cielo di sprazzi rosso carminio … “