Appare il castello

” … In alto una montagna vegliava su un paese formato da costruzioni molto simili le une alle altre, con i tetti a calotta e minuscoli giardinetti ben curati. Toccarono terra su una spiaggetta di sassi dove abbandonarono le canoe; un sentiero appena tracciato, passando in mezzo a bassi cespugli spinosi, li condusse alle prime case del paese. I feles silenziosi, non avevano aperto bocca per tutta la traversata, camminavano spediti, conducendo il gruppo e agli umani toccò seguirli senza fare domande, almeno per il momento. Quando finalmente imboccarono la via principale, Max e Tarì, si accorsero che si trovavano in un luogo più vasto di quanto avessero pensato: non era un paese, bensì una città. Iulia camminava speditamente, Lord Pongo sgambettava al suo fianco, anche Max cercava di tenere il passo, mentre Honoria che non aveva chiuso occhio per tutta la notte, rimase indietro. Non c’era nessuno a quell’ora per strada, solo il castello continuava a diffondere una calda luce …”

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