“… Vedendo i ratti avvicinarsi con le lance aguzze già pronte a ghermirlo, arretrò ulteriormente e si trovò in un antro ancora più ampio che finiva contro una parete di roccia. La poca luce non gli permetteva di vedere i dettagli ella pietra, ma al tatto, dopo avere percorso con le dita tutta la superficie possibile, trovò una feritoia. Perché, si chiese, si trovava a quell’altezza se non fosse stata creata apposta per le dimensioni e le proporzioni per gli esseri della sua specie? I ratti e gli umani erano più bassi, quindi la feritoia si sarebbe dovuta trovare a un’altezza diversa …”